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Meeting internazionale “Città di Padova”

De Grasse guida gli uomini-jet del meeting “Città Di Padova”. Ta Lou-Richardson, che sprint! Focus sui 100 metri, doppiamente stellari: in sette sono scesi sotto al muro dei 10” e altrettante atlete in carriera hanno infranto quello degli 11”, 13 medaglie olimpiche e 25 mondiali ai blocchi nelle due gare
26 Agosto 2022 Stampa articolo

PADOVA – Che sprint al Meeting internazionale “Città di Padova”! La XXXV edizione dell’evento, in cartellone domenica 4 settembre allo Stadio Colbachini (con le gare dei big dalle ore 17.30 e l’antipasto dedicato a prove giovanili, master e paralimpiche dalle 16) promette spettacolo già dai blocchi di partenza.

In attesa della conferenza stampa di venerdì 2 settembre, alle 12 a Palazzo Moroni, in cui saranno svelati tutti i nomi dei protagonisti dell’evento, Assindustria Sport, società organizzatrice, lascia le prime anticipazioni con un focus sui 100 metri, maschili e femminili. Due gare che si preannunciano a dir poco stellari basti considerare che, sul rettilineo azzurro dell’impianto padovano, saranno idealmente schierate 13 medaglie olimpiche e 25 mondiali.

Sono addirittura sette gli uomini che in carriera hanno saputo infrangere il muro dei 10” nei 100 metri. Su tutti spicca il canadese André De Grasse, campione olimpico dei 200 a Tokyo (in 19”62, primato personale nonché record del suo Paese) e vincitore di 6 medaglie a cinque cerchi, tra cui il bronzo nei 100 della stessa edizione della rassegna, quando portò il suo PB a 9”89.

E proprio i 100 lo vedranno al via a Padova, per chiudere in bellezza questo 2022 in cui ha dovuto fare i conti con i postumi del Covid. Ma hanno saputo scendere sotto ai 10” anche gli statunitensi Marvin Bracy (9”85, torna al Colbachini dopo la piazza d’onore del 2021, quando corse in 9”98), Isiah Young (9”89, già primo a Padova nel 2017) e Kendal Williams (9”99).

Lo ha fatto il giamaicano Ackeem Blake (9”93) e ci sono riusciti pure due velocisti che rappresentano nazioni presenti meno spesso nella kermesse patavina come il liberiano Emmanuel Matadi, primatista del suo Paese, e il giapponese Yuki Koike (entrambi vantano un 9”98). C’è anche Tang Xingqiang (10”22), bronzo a Tokyo con la 4×100 della nazionale cinese. E non è tutto, perché altre ghiotte sorprese potrebbero aggiungersi al cast della gara nei prossimi giorni.

E fra le donne? Anche in questo caso sono sette le magnifiche velociste in grado di frantumare il muro degli 11”. Fra tutte spiccano due atlete da 10”72 come l’americana Sha’Carri Richardson e l’ivoriana Marie-Josée Ta Lou. Richardson torna dopo l’esperienza del 2021 e sarà impossibile non notarla perché si tratta di un’atleta di forte appeal mediatico.

Le sue scelte di look (capelli colorati, unghie lunghissime e anche vestiti a rete sotto al body da gara) si accompagnano a un indubbio talento.

Ta Lou è invece la primatista africana dei 100 ed è approdata due volte all’argento mondiale. Sulla loro strada l’ivoriana Murielle Ahouré-Demps (10”78), campionessa iridata indoor dei 60 a Birmingham 2018, la campionessa olimpica della 4×100 giamaicana Natasha Morrison (10”87), la sua connazionale English Gardner (10”74), campionessa a cinque cerchi con la 4×100 di Rio 2016, e le americane Twanisha Terry (10”82), oro con la 4×100 ai Mondiali di Eugene 2022, e Javianne Oliver (10”95), argento a Tokyo 2020 con la staffetta.

E c’è anche un’altra atleta a stelle e strisce del livello di Gabby Thomas (11”00), argento con la 4×100 e bronzo nei 200 a Tokyo 2020. Cosa chiedere di più?

In attesa degli altri nomi del cast, le anticipazioni sono indubbiamente gustose. Nel sito dell’evento, dove sono a disposizione tutte le informazioni, è possibile acquistare i biglietti (www.atleticamondiale.it/biglietteria/).

Nelle foto De Grasse e Bracy (credit John Nepolitan, dalla pagina Facebook di De Grasse) e Sha’Carri Richardson al Meeting 2021 (credit: Massimo Bertolini)

Visita www.atleticamondiale.it 

C.S.



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