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Arriva il Baskin, il basket inclusivo

È nato un nuovo sport in città. È stato pensato per permettere la contemporanea presenza in campo di giocatori normodotati e persone con diversi gradi di disabilità
26 Maggio 2022 Stampa articolo

ROVIGO – Nasce a Rovigo il Baskin, il basket inclusivo. Il progetto che verrà presentato ufficialmente con la partita in programma il 2 giugno alle 10.30 al Palasport, è stato illustrato oggi, con una conferenza stampa tenutasi nella Casa delle Associazioni di viale Alfieri.

Baskin: bask come basket in come inclusivo, ha spiegato Mariapaola Galasso presidente della Rhodigium basket, promotrice dell’iniziativa, insieme ad altre associazioni, è  uno sport che trae origine dal basket ma è stato pensato per permettere la contemporanea presenza in campo di giocatori normodotati e persone con diversi gradi di disabilità.

“Qualche anno fa – ha detto Galasso -, ho preso contatti con Massimo Caiolo, motore dello sviluppo che ha avuto il movimento del Baskin a Padova” Mariapaola Galasso, per iniziare un’attività a Rovigo ma le condizioni sanitarie che si sono poi presentate lo hanno forzatamente bloccato.

“Con le relazioni che si stanno creando all’ interno della “Casa delle Associazioni” abbiamo iniziato una collaborazione con i ragazzi di “Uguali Diversamente”, già impegnati in altre attività sportive, a cui la professa Monica Gallo ha proposto un’attività di avviamento al Basket.

E’ venuto spontaneo allargare il progetto “Baskin” alle altre associazioni presenti in via Alfieri che, in modi diversi e in base alle proprie peculiarità potranno, se interessate, nel tempo inserirsi.

Al momento hanno aderito il gruppo Agesci Rovigo 1 e CSI ma stiamo attendendo la risposta anche di altre realtà presenti e attive in via Alfieri”.

Baskin, come ha sottolineato Caiolo, è nato circa 20 anni fa, da un genitore, con l’obiettivo di trovare un gioco dove tutti gli alunni di una classe potessero giocare insieme. L’idea era di creare uno sport disegnato per tutti. “Sono bastate 12 regole e 2 canestri in più per fare il miracolo. La cosa bella di questo sport è l’incontro reciproco con la diversità che diventa un’opportunità per tutti. Lo sport diventa un laboratorio sociale”.

“Non conoscevo il Baskin, ha affermato Paolo Bertante presidente di “Uguali Diversamente, ma da quanto ho potuto vedere è uno sport che permette la reale inclusione delle persone garantendo a tutti di poter giocare in base alle proprie possibilità”.

Soddisfazione anche da parte dell’assessore allo Sport Erika Alberghini. “Essere qui oggi, è per me motivo di orgoglio, perché questo progetto che vede la collaborazione fra le varie associazioni che hanno sede qui, è una bella testimonianza che la sinergia funziona. Lo sport è veicolo fisico, ma anche sociale importantissimo”.

In campo il 2 giugno le formazioni di Baskin Padova e Baskin Redentore Este.

C.S.



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