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Primo bilancio per il Borsea

“Tante le cose positive, dice il presidente Albertini, ma ci piacerebbe maggior rispetto da parte degli arbitri”.
16 Gennaio 2020 Stampa articolo

calcioROVIGO – Roberto Albertini è il presidente della Polisportiva Borsea dal 2016. Da quest’anno, il club gialloblù alla prima periferia del capoluogo ha iscritto anche la prima squadra nel campionato di Terza categoria. Non succedeva dagli anni 80. La società rodigina, si è sempre caratterizzata per un buon settore giovanile (ottanta gli attuali tesserati dai primi calci agli allievi) dove, oltre ad una crescita calcistica, si respira una familiarità che rappresenta un valore aggiunto, sui campi di via dell’Artigianato. Dopo i primi 6 mesi di attività, è giunto il momento di tracciare un mini-bilancio. “Siamo molto soddisfatti, e parlo a nome del direttivo, dice il presidente Albertini, di come stanno andando le cose. E, per un attimo non voglio fare riferimento ai risultati nudi e crudi che il rettangolo di gioco emette al triplice fischio dell’arbitro, ma a come la comunità di Borsea ha accolto e ci ha supportato in questa nuova esperienza con la prima squadra. Ogni domenica c’è un buon seguito di pubblico, non solo quando giochiamo a Borsea ma anche quando andiamo nelle varie trasferte e poi, è bello vedere che le nostre squadre giovanili vengano a tifare per la prima squadra. Certo, difficoltà ce ne sono, perché non è semplice e scontato portare avanti una società che per funzionare deve avere meccanismi ben oliati e, in primis, ci deve essere collaborazione, fiducia e rispetto reciproco. Ma siamo un bel gruppo affiatato”. Guardando ai risultati, la prima squadra si sta, tutto sommato ben comportando. Si aspettava qualcosa di diverso? “Dal punto di vista dei risultati assolutamente no, e sono contento di come i ragazzi si comportano in campo. Mi devo ricredere, invece, sul fatto che le cosiddette piccole non vengano penalizzate. Mi spiego: noi siamo una società nuova, molti ragazzi sono giovani, è la nostra prima esperienza con un campionato federale, ma, purtroppo, vedo atteggiamenti da parte di alcuni arbitri che tendono ad usare pesi e misure diversi, a volte anche in maniera irrispettosa. E ciò non fa bene al movimento calcistico, visto le difficoltà che ogni anno ci sono in fatto di abbandoni da parte di società che decidono di non iscrivere squadre. Noi siamo nuovi, ma a volte ci sentiamo fortemente penalizzati. Mi piacerebbe vedere che i direttori di gara prendano, ad esempio, decisioni importanti quando in campo si sentono un sacco di bestemmie, piuttosto che dare cartellini gialli e rossi per presunti risentimenti personali. Purtroppo, tornando al discorso delle bestemmie, in più di un’occasione alcuni genitori, che alla domenica portano i ragazzi a vedere la prima squadra, si sono lamentati di ciò, ed effettivamente non è un bel sentire, soprattutto appunto quando sugli spalti ci sono giovani ragazzi e qui, credo, l’arbitro potrebbe e dovrebbe intervenire. Ecco, la mia speranza è che qualcosa da questo punto di vista cambi.”
La polisportiva Borsea, è da quest’anno affiliata all’Udinese. “Sì, per noi è stato un ritorno in bianconero, visto che quattro anni fa, eravamo stata i primi in Polesine, ad affiliarsi con il club friulano. I tecnici del progetto Udinese Academy vengono ogni mese a Borsea per un confronto con i nostri allenatori e siamo già andati ad Udine con le nostre squadre a vedere partite di serie A, un bel momento di aggregazione anche per i nostri giovani ragazzi che possono vedere da vicino i loro beniamini”.
Oltre alla prima squadra c’è anche la juniores, allenata da Luca Bergo, che gioca a Bosaro. “Sì, anche qui siamo molto contenti di come stanno andando le cose. Insomma, la prima squadra e la juniores sono una novità che con nostra sorpresa ha coinvolto tutto il paese con tanto entusiasmo. E ne siamo felici”.

C.S.



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