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Monti Rugby, è l’ora del sacrificio (e della disciplina)

31 Marzo 2020 Stampa articolo

ROVIGO – “Situazioni di emergenza come quella che stiamo vivendo richiedono decisioni forti come quella, sacrosanta, di fermare i campionati”. Monti Rugby Rovigo Junior prende atto della volontà emersa dopo l’ultimo Consiglio Federale di settimana scorsa rivolgendo un plauso ai vertici del movimento: “L’esempio dato per primi a livello nazionale può rappresentare un modello per tante altre discipline perché è evidente che, pur avendo a cuore i nostri tesserati e nel nostro caso anche le famiglie che li supportano da sempre, la priorità in questo frangente è ovviamente la salute e la sicurezza pubblica”. 
La società rossoblù, da sempre punto di riferimento della pallaovale giovanile polesana e non solo, si rifà a quella “gerarchia di valori” già richiamata alcuni giorni fa dal Verona Rugby, una tra le prime realtà a rompere il silenzio per schierarsi decisamente a favore della sospensione. Pur con la possibilità – notizia freschissima, delle ultime ore – che il Top 12, massimo campionato nazionale, possa vedere in piena estate una coda almeno con la disputa dei play-off (opzione ancora tutta da valutare anche se dal Coni lo stesso Malagò ha aperto all’ipotesi), è chiaro che per le categorie minori e le giovanili tout court la stagione è andata in soffitta. 
“Non ci nascondiamo – rimarcano da viale Alfieri – al pari della prima squadra, il dispiacere di non poter completare, causa forza maggiore, un percorso iniziato l’estate scorsa e fatto di impegni presi sul campo con sponsor, genitori e staff ma anche ad esempio con le scuole, dov’era già stato attivato un progetto specifico che ci auguriamo possa esser ripreso non appena la situazione cambierà. Quel che resta invariato è e sarà l’impegno che ci siamo assunti con la città di Rovigo per educare e avviare alla pratica sportiva tanti ragazzi che come noi amano questa disciplina e ne condividono i suoi punti fermi, cioè il sacrificio e la disciplina. Quest’impegno – prosegue la nota – non verrà mai meno, neppure in questo momento in cui i nostri ragazzi come tutti sono costretti a rinunciare allo sport per dare il loro piccolo contributo al Paese restando a casa”.  
La società si riserva infine di valutare, anche alla luce dei prossimi decreti governativi e della proroga delle misure restrittive, se sussisteranno le condizioni per spostare più avanti il Trofeo Primavera, previsto all’inizio il 22 marzo scorso e già rimandato al 2 giugno prossimo, inserito al momento nell’ambito del Rovigo Rugby Festival. Di sicuro, un’ultima occasione per salutarsi e chiudere ufficialmente questa complicata stagione con un momento di festa e convivialità, non mancherà di certo.

C.S.



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