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Il Ferrara Baseball cresce: parola di Abetini

3 Febbraio 2018 Stampa articolo

baseballFabio Abetini, responsabile tecnico Under 12, racconta i passi avanti della società biancorossa. Vivaio in espansione, approccio scientifico, uno sport ideale per i giovani: “Un gioco di squadra, che insegna a superare le paure dando il proprio massimo”.

Pochi possono raccontare il Ferrara Baseball come Fabio Abetini; “Abe”, come lo chiamano i compagni, è tra i fondatori della Società ducale, in cui ha rivestito da subito un ruolo chiaro nel progetto di avviamento del settore giovanile, forte di un curriculum davvero interessante:

“Sono un ex giocatore, e nel 1982 ho seguito per la prima volta il corso per Tecnici; tre anni fa ho rinnovato la formazione di base, ed iniziato a seguire il vivaio della nostra squadra. Intanto ho seguito i corsi da Educatore Sportivo, e partecipato a due edizioni del Prolific Thrower European Baseball Ranch condotto da Ron Wolforth, aumentando le competenze per l’insegnamento delle tecniche di lancio. Partecipo ogni anno anche alla Coach Convention nazionale.”

Insomma, diventare allenatori è un percorso lungo.

“Nello Sport, come nella vita, credo non sia possibile restare fermi. Abbiamo bisogno di formazione continua, con un approccio rigorosamente scientifico. Occorrono competenze che si compenetrano, a maggior ragione quando si ha a che fare con dei ragazzi in giovane età. Soprattutto nelle scuole primarie, purtroppo lo Sport è ancora visto come riempitivo, ed è anche per questo motivo che tanti giovani sviluppano scarsamente le proprie capacità atletiche.”

In questo senso, il baseball può essere un’alternativa?

“Il baseball è uno sport ludico, in grado di formare abilità motorie di base ed avanzate. Cosa più importante, potenzia le cosiddette soft skills, ovvero tratti della personalità come autonomia, fiducia in sé stessi, adattabilità, resilienza, cooperazione: aspetti sempre più ricercati anche nella società del futuro, dalla scuola al lavoro. Credo sia questa la più una grande opportunità per chi decide di provare il nostro sport.”

Parliamo del tuo percorso con le giovanili del Ferrara.

“Seguo da tre anni la categoria Under 12; posso dire che ho imparato molto dai ragazzi, quello che mi insegnano loro che ogni giorno supera ogni aggiornamento. Spero di trasmettere la passione e l’amore che nutro per il baseball e per ciascuno degli atleti che seguo.”

La Under 12 potrà contare su nuovi innesti, e giocatori in ascesa come Buriani e Squarzanti. Cosa prevedi per il prossimo campionato?

“Squarzanti e Buriani sono bravi atleti, e stanno facendo un percorso di cui la Società va fiera. Il mio obiettivo è riuscire ad ottenere da ogni atleta il massimo che può dare in ogni singolo allenamento, ogni singola partita, ogni singola azione. Non mi interessa il risultato finale del tabellone, ma sapere che tutti hanno dato il massimo per sé stessi, per i loro genitori, per la loro squadra, per l’allenatore.”

Quali sono le abilità principali per giocare a baseball?

“A tutti i livelli, comprese le selezioni per entrare a far parte della squadra Nazionale, vengono proposti test ed esercizi che applicano e misurano le varie capacità rispetto ai fondamentali: corsa, presa, tiro, battura, lancio. Chi gioca a baseball, inoltre, deve imparare a gestire due paure. La prima è la paura della palla, che è dura e se ti arriva addosso fa male; ma è una cosa facile da superare, con l’allenamento passa. La seconda paura nasce dall’errore, è la paura di sbagliare: governarla è più difficile, non esiste un test specifico. I ragazzi vanno condotti verso una sesta capacità che si misura su una scala di valore diverso, ovvero saper incoraggiare e sostenere i propri compagni. A parità di competenze, è questa l’essenza di un gioco di squadra.”

C.S.



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