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Francesco Bagnaia vince il Motul TT di Assen

[1]Francesco Bagnaia vince il Motul TT di Assen mentre Fabio Quartararo cade, si rialza e finisce di nuovo a terra: riparte quindi dall’Olanda la rincorsa iridata dell’italiano della Ducati, in una gara che ha offerto colpi di scena a ripetizione fino all’ultima chicane.

Podio d’esordio inoltre per il rookie Marco Bezzecchi e prima volta in top 3 per Maverick Vinales da quando veste i colori Aprilia Racing. 

Ma è stato l’uomo finito in quarta piazza a offrire una delle performance più coinvolgenti: Aleix Espargaro ha infatti rimontato dalla quindicesima posizione dopo essere stato spinto fuori pista dalla prima caduta di Quartararo: guadagnando 13 punti, riapre il Mondiale. 

Al via è il poleman Bagnaia ad andare in testa, mentre dietro di lui si piazzano immediatamente la RS-GP di Espargaro e la M1 di Quartararo, che confermano così gli equilibri visti durante le prove.  Le iniziali schermaglie fra i due inseguitori danno un piccolo aiuto al numero 63, che durante il primo giro sfiora il secondo di vantaggio. La sua non sarà una fuga: il gap viene ricucito rapidamente.

Al quinto giro, alla curva 5, Quartararo perde l’anteriore mentre tenta un affondo sul Espargaro: il primo finisce a terra, il secondo viene urtato ed è costretto a un’escursione nella via di fuga. Il patatrac mette in seconda posizione Bezzecchi, a circa un secondo e mezzo da Bagnaia e con Jorge Martin (Prima Pramac Racing) a seguire. 

Espargaro e Quartararo riprendono subito la pista: lo spagnolo si lancia in una rimonta furibonda, mentre il francese rientra ai box dopo qualche giro e riparte. A quel punto i progressi maggiori sono opera di Vinales, al quarto posto e all’inseguimento di Martin dopo essere scattato dall’undicesima casella. 

Al 14° giro, un altro errore di Quartararo. Stessa curva, la cinque, diventata ormai una trappola per il campione del mondo in carica e leader del Mondiale. La dinamica questa volta è diversa. Perde il posteriore in uscita: la M1 si scompone e il numero 20 viene sbalzato dalla sella. La disfatta è definitiva.  A dieci giri dalla bandiera a scacchi sulle visiere dei piloti compaiono delle gocce di pioggia. Viene aperta la possibilità di effettuare il cambio moto, ma non sarà necessario. Nel frattempo Vinales scavalca Martin e si porta in zona podio, mentre il compagno di squadra Espargaro è risalito fino alla settima posizione.

I giochi sono tutt’altro che fatti: mentre Bagnaia e Bezzecchi viaggiano indisturbati, il terzo posto è più aperto che mai con Jack Miller che ha già scontato un long lap penalty per aver ostacolato Vinales nella giornata di sabato, proprio in scia allo spagnolo e marcato da Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing). Al penultimo giro, nell’ultima chicane, l’australiano tenta il sorpasso sul numero 12 ma fallisce: il pilota di Noale prende così un margine che gli basterà per proteggere la terza posizione fino alla fine. Mentre dietro di lui si prepara l’ultimo colpo di scena. 

Espargaro, sesto, mette infatti nel mirino Miller e Binder. Se li beve entrambi all’ultima occasione possibile, alla variante finale, con una manovra da enciclopedia a raddrizzare una gara che sembrava compromessa. Il sudafricano termina in top 5, mentre Miller è sesto davanti a Martin e Joan Mir, protagonista di due brividi nelle fasi di partenza: prima è stato toccato dalla KTM di Miguel Olivera  mentre i due raggiungevano le rispettive caselle sulla griglia, con la RC16 che perdeva alcuni dettagli aerodinamici. Poi, al via, ha urtato lateralmente Luca Marini.

In classifica generale Aleix Espargarò è ora a 21 punti di distacco da Quartararo. Bagnaia sale invece di due posizioni e si porta al 4° posto con 66 lunghezze da recuperare. Terzo è Johann Zarco (Prima Pramac Racing), 13° ad Assen.