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A Treviso è sempre un’alba da record

TREVISO – Il mattino ha l’oro in bocca. A Treviso lo pensano in tanti. Soprattutto quelli che hanno messo la sveglia in piena notte, pronti a rispondere al richiamo della “5 alle 5″  la corsa in orario antelucano tornata ai nastri di partenza, a tre anni dall’ultima volta.

Una lunga scia bianca ha colorato, poco dopo l’alba, le strade e le piazze del centro storico. Erano le magliette degli oltre 1500 partecipanti – più donne che uomini – che hanno confermato la “5 alle 5” nel novero delle corse all’alba più partecipate d’Italia. Chi l’ha ideata, l’ex campione azzurro Salvatore Bettiol e lo staff della mezza maratona cittadina del 9 ottobre, nel 2015, anno della prima edizione, portò a correre un migliaio di persone. Da lì, la crescita è stata continua. Almeno sino all’avvento della pandemia.

“Nel 2019 – dice Bettiol – siamo arrivati a 2500 partecipanti e un mese dopo abbiamo replicato l’evento a Padova. Adesso, dopo due anni di stop, siamo ripartiti con prudenza, ponendoci un limite di iscritti che abbiamo rapidamente raggiunto, e nelle ultime ore anche superato. L’importante era esserci, ripartire da dove abbiamo lasciato. Oggi è stata una grande festa: silenziosa, vista l’ora, ma pienamente vissuta. E’ stato come aver ritrovato dei vecchi amici. In tanti sono venuti a farci i complimenti e a darci appuntamento al prossimo anno. Nel 2023 mi piacerebbe esportare la ‘5 alle 5’ in altre città. Tornare a Padova e a Bari, dove siamo già stati. Provare con Firenze. La formula è vincente”.

L’area del Bastione San Marco ha iniziato ad animarsi che era ancora buio. Poi, qualche minuto dopo le 5, il via. Il serpentone di runners e camminatori ha impiegato quasi 5 minuti per transitare sotto l’arco di partenza e andare ad allungarsi su un percorso che si snodava per 5,6 km, toccando gli angoli più suggestivi della città: da Piazza dei Signori alla Pescheria, dal Lungosile al Duomo.

La maggior parte dei partecipanti l’ha presa con calma, tanto che dopo un’ora gli arrivi non erano ancora terminati. Qualcuno, invece, ha corso con impegno. Come il giovane Nicolas Bermejo, ventiduenne di Buenos Aires, da due mesi residente a Susegana con la famiglia della sorella Antonella.

[1]“Lui corre sempre, adesso non è neppure particolarmente allenato”, spiega il cognato Antonio. Per Nicolas si trattava della prima corsa in Italia, l’ha attesa con impazienza. Ha fermato il cronometro a 18’45”, staccando Giovanni Oliva, carabiniere d’origine pugliese che aveva vinto – si far per dire – una delle primissime edizioni della “5 alle 5”. 

“La città è bellissima, ma non la conoscevo: ho rischiato più volte di sbagliare strada”, ha sorriso Nicolas all’arrivo, dopo aver messo alla frusta anche gli apripista in bicicletta. Poi, ricevuti i complimenti di Bettiol, ha indossato la maglietta albiceleste della Nazionale di calcio del suo Paese.

Tra le donne, la prima ad arrivare al traguardo è stata Caterina Chiaradia, mamma di Dosson che ha completato la prova in 21’50”, precedendo Elena Sarzetto e Patrizia Garbujo. Ordini d’arrivo d’importanza relativa, però, perché la vera differenza, alla “5 alle 5”, viene dalla voglia di divertirsi e stare insieme.

“Correre a Treviso regala sempre sensazione stupende, la città all’alba è ancora più bella – ha commentato Caterina Chiaradia, un volto noto nel panorama del fondismo di Marca -. “Ho fatto la 100 km del Passatore in 11 ore 36’, poi ho tirato i remi in barca, ma oggi non potevo mancare”.

Assente dell’ultima ora il sindaco Conte, ha invece risposto al richiamo della “5 alle 5”, Claudio Alessandrini, direttore generale di CentroMarca Banca, sponsor dell’evento insieme a Diadora, Biscotti Crich e Costruzioni Bordignon. Applaudito, nel gruppo, Mekonen Magoga, ex promessa del mezzofondo trevigiano. Visti pure tantissimi bambini, al seguito dei genitori, e Francesca, signora in dolce attesa, arrivata felicissima al traguardo. Tra i protagonisti dell’alba di corsa c’era naturalmente anche lui, Salvatore Bettiol, tirato a destra e a sinistra, tra foto, complimenti e strette di mano, come gli capitava una trentina d’anni fa, quand’era uno dei migliori maratoneti del pianeta.

Dopo la corsa, colazione di gruppo, a base di caffè e brioche, con il coinvolgimento degli alpini del gruppo “Città di Treviso”. Poi tutti al lavoro. Applausi. E appuntamento al 2023. Anche se l’impegno degli organizzatori non si ferma: archiviata la “5 alle 5”, inizia il lungo conto alla rovescia per la Mezza di Treviso che il 9 ottobre sarà nuovamente abbinata ad una 10 km per tutti. La Treviso che corre ha già un’altra data cerchiata in rosso.

Le strade e le piazze dell’edizione 2022 della “5 alle 5”: Mura cittadine, Bastione San Marco (partenza) > Borgo Cavour > Via Canova > Via Calmaggiore > Via Indipendenza > Via Martiri della Libertà > Piazza San Leonardo > Via Palestro > Via Pescheria > Via San Parisio > Via San Francesco > Via Alessandro Manzoni  > Via Sant’Agostino > Borgo Cavalli > Via San Girolamo > Via Carlo Alberto > Via San Leonardo > Piazza Santa Maria dei Battuti > Via Sant’Agata > Via Gualpertino da Coderta > Riviera Garibaldi > Riviera Santa Margherita > Corso del Popolo > Via Diaz > Via San Nicolò > Viale Cesare Battisti > Piazza Duomo > Via Canova > Borgo Cavour > Mura cittadine, Bastione San Marco (arrivo).

Per informazioni: https://www.lamezzaditreviso.com/ [2]

Foto della “5 alle 5”  di Giulio Grespan).