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Bagnaia vince il Gp di casa

30 Maggio 2022 Stampa articolo

(Photo LiveMedia/Fabio Averna
Scarperia (FI), Italy, May 29, 2022, MotoGP World Championship
GP Mugello
Image shows:
63 Francesco Bagnaia Ducati Lenovo Team and 23 Enea Bastianini Gresini Racing MotoGP MotoGP warm up on Sunday , MotoGp of Italy – at Mugello Circuit on May 29, 2022 in Scarperia, Italy.
LiveMedia – World Copyright)

MUGELLO (Firenze) – Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) si prende il gradino più alto del podio del GP d’Italia con il casco speciale dedicato al suo GP di casa, dominato dalle frecce tricolori. 

Dopo il KO francese di due settimane fa, l’italiano vince al Mugello davanti a Fabio Quartararo e Aleix Espargaro, al quarto podio di fila con la RS-GP di Noale. 

Dal quarto posto, una serie di Ducati guidate da Johann Zarco, seguito dal rookie Marco e dal compagno di squadra, Luca Marini, sesto in volata su un Brad Binder in rimonta dopo essere partito dalla sedicesima casella dello schieramento. 

Dopo il via è stato il poleman Fabio Di Giannantonio a presentarsi per primo all’appuntamento con la curva San Donato, seguito dagli altri due piloti partiti in prima fila, Marini e Bezzecchi. Mentre le posizioni di vertice si mescolavano velocemente, i primi giri mostravano soprattutto l’exploit di Quartararo, partito sesto e salito progressivamente fino alla seconda posizione mentre Bezzecchi guidava la corsa e Bagnaia, più attardato, recuperava terreno.

L’aggancio di Bagnaia non è tardato: a 18 giri dalla bandiera a scacchi, con Bezzecchi ancora in testa, il numero 63 ha raggiunto Quartararo e sorpassato il francese portandosi in seconda posizione, mentre tre cadute eliminavano Pol Espargaro (Repsol Honda Team) e la coppia del Team SUZUKI ECSTAR, Joan Mir e Alex Rins.  

Tre giri dopo, quindi, il sorpasso decisivo di Bagnaia su Bezzecchi alla San Donato, mentre Quartararo, terzo, si difendeva dagli attacchi della GP22 di Marini.Le cose sono cambiate a 13 giri dalla fine, quando Quartararo ha infilato Bezzecchi e si è lanciato all’inseguimento di Bagnaia. Da questo momento in avanti il distacco fra i due ha sempre oscillato attorno al secondo, in un braccio di ferro a distanza. 

Due tornate più tardi il gruppo dei leader si è ampliato con l’arrivo di Zarco ed Enea Bastianini (Gresini Racing MotoGP™) che si aggiungevano ai primi cinque. Ma l’italiano, vincitore due settimane fa a Le Mans, è scivolato alla curva 4 riducendo il gruppo, a tratti sgranato, a un sestetto guidato da Bagnaia, Quartararo e Bezzecchi.  Il pilota del Mooney VR46 Racing Team è stato attaccato da Aleix Espargaro a sette giri dalla fine, quando lo spagnolo ha cercato di ipotecare un podio che per Aprilia ha un sapore particolare: in top class, al Mugello, non ci saliva da oltre 20 anni. 

Ma negli ultimissimi giri, con le prime due posizioni ormai consolidate, Bezzecchi e Zarco hanno mostrato i denti e si sono candidati per l’ultimo gradino del podio. L’alfiere Aprilia è riuscito a controllare i ripetuti attacchi e ha chiuso la top 3 dietro a Bagnaia e Quartararo, divisi da 6 decimi.

MOTO 2

Pedro Acosta (Red Bull KTM Ajo) strappa a Marc Marquez il record di vincitore più giovane nella storia della Moto2: lo spagnolo vince la gara del Gran Premio d’Italia all’Autodromo Internazionale del Mugello quattro giorni dopo aver festeggiato il suo 18° compleanno.

Joe Roberts termina secondo mentre l’ultimo gradino del podio è del giapponese Ai Ogura. Problema tecnico per Celestino Vietti nelle ultime fasi mentre si trovava in terza posizione. Il poleman Aron Canet cade a metà gara.

Canet scatta dalla pole position ma Acosta è eccezionale in staccata alla San Donato. Sam Lowes passa Canet alla Casanova/Savelli ma lo spagnolo replica al secondo giro. Lowes lotta con il suo compagno di box in casa Elf Marc VDS Racing Team Tony Arbolino per la terza posizione. Acosta e Canet prendono un secondo di margine nei confronti degli inseguitori ma al 13° giro Canet perde l’anteriore alla Bucine e finisce nella ghiaia.

Acosta è sempre al comando ma dietro di lui non mancano i duelli: oltre a quello tra Lowes e Arbolino assistiamo anche al confronto tra Roberts e Ogura mentre Vietti continua la sua rimonta dopo essere scivolato in decima posizione a inizio gara. Il leader della classifica mondiale supera la wildcard Mattia Pasini al sesto giro mentre al nono giro Ogura passa Lowes e poi il lombardo che però replica poco dopo. Ogura sorpassa Arbolino al 13° giro alla San Donato mentre Lowes sale in sesta posizione. Roberts e Vietti sono terzo e quarto davanti ad Arbolino.

All’inizio del 19° giro Arbolino si tocca con Lowes che cade: il lombardo viene sanzionato con un Long Lap Penalty. A meno di tre giri dalla fine Vietti è terzo ma deve arrendersi a quello che sembra un problema meccanico.

Acosta vince la gara con quattro secondi di vantaggio su Roberts mentre il terzo posto è di Ogura che precede Arbolino e Augusto Fernandez.

MOTO 3

All’Autodromo Internazionale del Mugello il leader della classifica Moto3 Sergio Garcia vince la gara del Gran Premio d’Italia approfittando della penalizzazione comminata dopo la bandiera a scacchi al suo compagno di box in casa Valresa GASGAS Aspar Team Izan Guevara che lo aveva preceduto sulla linea del traguardo. Terzo posto per Tatsuki Suzuki al termine di un finale davvero combattuto.

Dennis Foggia sembra l’uomo da battere ma cade nel corso dell’11° giro, lo stesso in cui finisce a terra anche il turco Deniz Öncü dopo un contatto con Suzuki. Jaume Masia scatta male, poi si tocca con Stefano Nepa e termina la gara fuori dalla zona punti.

Al via il migliore è Öncü, alle sue spalle ecco Diogo Moreira e Guevara. I tre prendono un secondo di vantaggio ma la loro fuga non dura a lungo. Foggia all’inizio del quinto giro grazie alla scia si porta al comando risalendo dalla quarta posizione.

A giocarsi la vittoria saranno Foggia, Öncü, Suzuki, Garcia e Guevara. Il turco però all’11° giro si tocca con Suzuki alla San Donato e vede terminare anzitempo la sua gara. Riccardo Rossi sale al secondo posto mentre davanti a sé vede Foggia perdere il posteriore alla Casanova Savelli. La sua Honda resta in mezzo alla pista ma fortunatamente i piloti riescono a evitarla.

Suzuki guida la gara ma deve scontare un Long Lap Penalty: Andrea Migno è in testa davanti a Guevara, Ryusei Yamanaka, Diogo Moreira, Garcia e Rossi. Poi è Guevara a portarsi davanti a tutti: lo spagnolo però commette un errore al 13° giro e scivola in quinta posizione.

Moreira al 16° giro per la prima volta va davanti mentre da dietro inizia la grande rimonta di Suzuki. Al comando adesso c’è Garcia ma il giapponese sfrutta al meglio la scia e all’inizio del 17° giro è primo. Al 18° giro alla San Donato è Rossi a mettersi tutti dietro mentre al 19° passaggio Migno va largo e si trova alle spalle di Moreira e Guevara.

All’inizio dell’ultimo giro la prima posizione è di Guevara che precede Suzuki, Migno, Garcia, Yamanaka, Moreira e Rossi. Garcia attacca e passa Migno all’Arrabbiata 2 e poi si ripete nei confronti di Suzuki alla Scarperia. Ci attende un arrivo in volata che vede prevalere Guevara: il podio è compreso in soli 33 millesimi. Guevara dopo la bandiera a scacchi però viene retrocesso di una posizione per aver superato i limiti della pista alla Biondetti 2. La vittoria dunque va a Garcia che precede Guevara e Suzuki.

Migno chiude in quarta posizione precedendo Yamanaka, Rossi, Ivan Ortola, Elia Bartolini, Matteo Bertelle e Adrian Fernandez.

In classifica ora Garcia ha 28 punti di margine nei confronti di Guevara mentre Masia e Foggia si trovano a -42.

 

 

Daniele Marangoni



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