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Vittorie con partenza falsa per le azzurre

21 Luglio 2021 Stampa articolo

Sono due le affermazioni conquistate nella seconda giornata del Campionato Europeo Under 18 dalla nazionale italiana. Prima contro la Svezia, poi contro la Germania. Partite in sordina, le azzurrine hanno conquistato la vittoria per “manifesta” anche contro la Svezia. Invece, in serata, più che di una partenza in sordina si può parlare di un avvio ricco di errori, spazzati via dal lampo del fuoricampo di Sarah Bortolotti, che ha ristabilito i valori. 

Non si può certo dire che l’Italia abbia avuto paura di non farcela ma, quando al primo inning della partita mattutina la Svezia è andata subito in vantaggio 2-0 e le azzurrine non sono state capaci di ribaltare immediatamente il risultato, c’è stato un momento in cui non tutto sembrava girare per il verso giusto.

Le svedesi sono state capaci di andare avanti con un singolo a basi piene di Elin Eklund, dopo un inizio un po’ incerto di Sarah Bortolotti, caratterizzato soprattutto da qualche ball di troppo e un fallo di pedana, che ha consentito alle scandinave di avere corridori in posizione punto. Al cambio campo Italia produttiva con Elena Cavaglieri spinta a casa da un triplo di Chiara Bolognini. Le azzurrine non riescono a riequilibrare subito. Anzi, è la Svezia che allunga con un triplo di Frida Esters, nel corso della parte alta della seconda ripresa. 

Il secondo attacco dell’Italia è quello della svolta. Fa tutto la batteria svedese, che prima riempie le basi con 3 basi ball e poi le svuota con 2 lanci pazzi e una palla mancata: 3 punti a casa, sorpasso e da quel momento partita in discesa, quasi risolta. Con la tensione abbassata l’Italia torna a fare l’Italia e comincia a produrre anche nel box, tanto che nel terzo attacco con 2 valide e una volata di sacrificio, ma anche ben 7 basi ball (in totale saranno 12 le basi gratuite concesse dalle 3 lanciatrici svedesi), arrivano gli 8 punti che cambiano l’inerzia del match. 

Nel frattempo Andrea Longagnani dà una ripresa in pedana anche a Beatrice Nannetti e Linda Rampoldi, che chiudono il loro compito con due ottime apparizioni e, al quarto, le azzurrine mettono il decimo punto di differenza che vale la sospensione della partita con la vittoria 13-3 grazie alla scivolata a casa base di Alessandra Mavilla sull’eliminazione in diamante di Elena Cavaglieri. 

In serata tutto è stato ancora più complicato, soprattutto in avvio di gara. Poi la vittoria è arrivata 12-7, anche se la Germania, alla fine, è riuscita a non capitolare prima del limite e quindi ha costretto le azzurrine a rimanere in campo oltre 3 ore.

La scelta dello staff azzurro per la pedana era caduta su Marianna Zumerle (sarà lei alla fine la lanciatrice vincente, perché risalita in corsa a completare il lavoro), ma al suo buon avvio non ha fatto da corollario un altrettanto buon avvio della difesa, tanto che manager Longagnani è stato costretto a operare subito un rilievo con Beatrice Nannetti, ma l’Italia si è subito trovata sotto 3-0. 

Completata la rimonta nella parte bassa della seconda ripresa con un productive-out di Sarah Bortolotti, le azzurrine si sono portate in vantaggio al terzo con un singolo a basi piene di Martina Colonna, al quale è seguito anche un errore della difesa tedesca. Raddrizzata la partita, nonostante la Germania sia sempre stata in lotta, sembrava che l’Italia potesse aver portato l’inerzia dalla propria parte, invece al quinto inning anche Nannetti si è trovata in difficoltà e le tedesche con due singoli consecutivi, di cui uno a basi piene, si sono riportate avanti 7-5.

È stato quello il momento per lo staff azzurro di riproporre in pedana Marianna Zumerle: la sua seconda fase di partita è stata tecnicamente valida come la prima, ma decisamente più fortunata e con la contestuale sveglia dell’attacco l’Italia ha confezionato la vittoria. I punti (ben 6 al quinto e uno al sesto) per fissare il risultato finale sono arrivati partendo da uno strepitoso, quanto lungo, inaspettato e festeggiatissimo fuoricampo da tre punti di Sarah Bortolotti. È stata quella la scintilla che ha dato la consapevolezza alla squadra di poter smettere di soffrire la tenacia delle tedesche e portare a casa la partita. (Fonte FIBS)

FOTO: Scivolata in terza di Giulia Bancora contro la Svezia e Marianna Zumerle in pedana contro la Germania (Credit MG#19)

C.S.



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