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Bronzo per Canoe Rovigo

Dopo un anno di assenza e di allenamenti in solitaria, le squadre della Serie A maschile e femminile tornano sulle acque del Lago EUR a Roma, con una voglia di mettersi alla prova e di ritrovarsi forte come non mai
15 Aprile 2021 Stampa articolo

ROMA – Domenica 11 aprile, finale per il terzo/quarto posto: Rovigo scende contro Trieste con cui aveva perso sabato nel girone di qualificazione. Il quintetto base sorprende gli addetti i lavori: la fuoriclasse Maddalena Lago (24 anni) in porta; Veronica Mazzanti (20 anni) al centro della difesa; la affiancano Matilde Lago (14 anni) e Claudia Lopez (17 anni) esordienti; punta Alice Ventura (19 anni). La titolare Margherita Pontecorvo infortunata nella partita precedente sul pontile; in riserva Chiara Trevisan, uscita dall’infermeria da poche settimane, e Aneta Andziak, 41 anni, al rientro dopo 5 anni. Pochi avrebbero scommesso sulle rodigine che invece portano a casa una clamorosa medaglia di bronzo grazie ad una difesa ordinata e serrata, ad un attacco martellante ma soprattutto ad un furore agonistico commovente.

È sotto un cielo grigio e piovoso che si completano le 2 giornate (10 e 11 aprile) di Coppa Italia, tradizionale primo trofeo della stagione agonistica.

La squadra più giovane del torneo vede la sua capocannoniere nella Mazzanti con 11 reti totalizzate, seguite da Maddalena Lago con 8 e dalla Pontecorvo che chiude con 6 reti ed il rammarico di non aver potuto giocare due partite per un infortunio di gioco che le ha causato uno stiramento alla spalla sinistra.

Il Rovigo detiene anche un record singolare: Aneta Andziak, co-autrice insieme ad Alice Ventura della doppietta che ha siglato la vittoria per il terzo posto, è stata l’unica mamma in campo; la notevole esperienza, e una forma fisica invidiata dalle più giovani, le ha consentito di mettere a segno diversi goal a dispetto del gap generazionale.

Del primo risultato di stagione si dicono però soddisfatti gli allenatori Andrea Donzelli e Mauro Bevilacqua: “Questa è la prima messa in strada di una squadra che può soltanto crescere. L’obiettivo è appunto quello di dare una impronta giovane alla squadra” e quindi far crescere il bacino di atleti investendo tempo, risorse e attenzione nella preparazione atletica di giovani leve del territorio polesano. La rinuncia a giocatrici più esperte, sulla lunga distanza avvantaggerà le poliste della squadra

È questa la rotta intrapresa dai vertici dalla società sportiva che ha rinunciato ad ingaggiare una giocatrice straniera proprio per dare spazio ai futuri atleti della canoa locale.

Per la cronaca gli ori femminile e maschile vanno entrambi alla Polisportiva C. Catania che domina il torneo, lasciando il secondo gradino del podio femminile al team romano C. C. Aniene con un risultato di 11 a 3, mentre l’argento maschile arriva al C.C. Napoli, dopo il 5 a 2 in una partita caratterizzata dai cartellini verdi catanesi.

C.S.



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