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Monti Rugby, l’Under 14 scalpita

“Non vediamo l’ora di ricominciare”
21 Marzo 2020 Stampa articolo

rugby giovanileROVIGO – “Senza di loro, lo ammetto, mi manca una parte del mio vivere quotidiano”. Emanuele Pegoraro non usa mezzi termini: l’allenatore dell’Under 14 della Monti Rugby Rovigo Junior non vede l’ora di riabbracciare i suoi ragazzi e tornare finalmente in campo di nuovo.

Da una decina d’anni nel giro delle giovanili rossoblù, ammette di trovarsi benissimo nelle vesti di head coach della “14”: “È la mia dimensione, ho smesso di giocare relativamente presto a Badia e da lì son ripartito subito per una nuova avventura, quella in panchina. Qui mi trovo bene, benissimo, questi ragazzi sono il mio orgoglio”.

Andiamo con ordine, coach. Con il passaggio di Giacomo Cova che ora allena l’under 16 sei rimasto solo…

“No, Massimiliano Ravalle, che già allenava l’under 16, e Jimmy Brazzo mi affiancano alternandosi, compatibilmente coi loro impegni professionali. D’altro canto tenere a bada un gruppo di trenta atleti non è semplice ma con loro due in veste di jolly e la presenza discreta ma sempre vicina di Joe (McDonnel, il coordinatore tecnico, ndr) tutto diventa più facile”.

Come stanno i ragazzi? 

“Non li vedo in campo da un po’ ma li conosco bene e posso percepire dai loro messaggi e dalle chiamate che ci facciamo spesso che non vedono l’ora di ricominciare. Hanno comunque i ‘compiti per casa’ da fare…”.rugby giovanile

cioè?

“I preparatori atletici (James Ambrosini e Heather Charlotte-Porter) mandano via whatsapp le schede di lavoro, spesso tra l’altro in inglese, unica lingua che conosce Charlotte. In questo modo l’insegnamento è doppio”.

Dal punto di vista emotivo, invece?

“Lì è compito mio, capisco bene che senza una componente importante come il campo possano veder stravolta la loro vita ma cerco di stimolarli per quanto possibile con messaggi e telefonate. Non è semplice per nessuno, tutto questo è qualcosa di nuovo a cui nessuno era preparato”.

Come valuti la prima parte di stagione?

“Siamo competitivi. Contro le corazzate, e penso a Benetton, Petrarca e Mogliano, abbiamo dimostrato di potercela giocare anche se trenta ragazzi sono tanti per una sola squadra e pochi per allestirne due. Ma non mi lamento, ci mancherebbe, ho un gruppo meraviglioso e la società non mi mette alcuna pressione, cosa sicuramente positiva, anzi ideale per lavorare bene”. 

A chi ti ispiri nel tuo lavoro?

“Devo dire che mi rivedo nei mei giocatori e, per quanto riesco, provo a trasmettere loro quello che i vari ‘Nane’Zanella o Gianni Visentin, tanto per far due nomi, hanno fatto con me tempo addietro. La cosa bella è che il sacrificio che faccio, cioè il tempo che tolgo alla mia famiglia con i tre allenamenti e la doppia partita del weekend, è ben ripagato”.

rugby giovanileCome vedi questo gruppo in prospettiva, diciamo tra 2/3 anni?

“Penso che tra di loro ci sia più di qualche elemento che rivedremo o potremmo rivedere, se manterranno questo approccio, in prima squadra tra qualche anno, ne sono convinto. Ma la vera forza della squadra resta il collettivo: è un onore oltre che che un piacere allenare ragazzi così, già maturi e responsabili”.

Di seguito la rosa dell’under 14: Leonardo Antaridi, Mattia Barion, Alessandro Bozzo, Cristian Brazzo, Edoardo Giuseppe Colla, Francesco Dieghi, Petru Justin Golai, Francesco Incanuti, Elhadj Moustapha Khoule, Enrico Lideo, Filippo Merlo, Matteo Milan, Alessandro Mizzon, Tommaso Momoli, Mattia Motta, Alessandro Nalin, Luigi Nalin, Francesco Osti, Francesco Perini, Brando Manuel Regina, Alessandro Rizzo, Lorenzo Rizzo, Nicholas Romagnolo, Luigi Rossetto, Leonardo Roux, Luca Rubiero, Marcello Schiavon, Michele Stocco, Giacomo Stoppa, Riccardo Tommasi, Alex Zampollo, Achille Sandalo, Mattia Sottovia.

C.S.



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