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Intervista a Elisa Ballarin

3 Marzo 2020 Stampa articolo

basketROVIGO – Situazione senza precedenti per la Solmec Rhodigium Basket, che alla luce delle disposizioni di FIP Veneto, si vede costretta a riposare anche sabato prossimo, con il rinvio a data da destinarsi della terza partita di fila. Attività però che non si ferma per coach Fabio Frignani e le sue ragazze, impegnati in palestra per sfruttare lo stop forzato dalla regular season al fine di migliorarsi e prepararsi al meglio per il ritorno in campo, che avverrà con molta probabilità sabato 14 alle ore 18.00 in casa della Pallacanestro Bolzano.
Con il prolungamento della sospensione di tutti i campionati di basket della regione, il calendario di serie B è quindi destinato o a prolungarsi o a stravolgersi per recuperare le gare rinviate; per le Rhodigium rinviate le gare con Basket OMA Trieste, Junior San Marco e Thermal Abano. Allo sconcerto per la situazione che si sta delineando, si aggiunge il dispiacere per il mancato esordio in stagione di Elisa Ballarin, previsto proprio in occasione della partita casalinga contro la formazione friulana di Basket OMA. La guardia rossoblu, classe 1997, rientra dopo l’infortunio al ginocchio accorso durante la fine della stagione 2018-2019 e che l’ha tenuta lontano dal campo da aprile dello scorso anno. Esordio solo rinviato per Ballarin che non perde l’entusiasmo e freme per tornare ad indossare la maglia Rhodigium.

Dopo tanti mesi torni ad allenarti con il gruppo; quali sono le tue prime sensazioni?
È stato bello, mi mancava il campo. In questi mesi mi sono comunque allenata in palestra, quindi mi sono sempre sentita parte de gruppo, ma tornare ad allenarmi con la squadra è stato emozionante. Tutte mi stanno aiutando in modi diversi per reinserirmi nelle dinamiche di gioco. So che il percorso è ancora lungo, ma non vedo l’ora di giocare. Il mio obiettivo è tornare a completa disposizione di coach Frignani per maggio.basket

Come hai affrontato l’intervento e la lunga riabilitazione?
È stato difficile. L’intervento è stato complicato vista la rottura di legamento crociato, entrambi i menischi ed il legamento collaterale. I tempi di recupero sono state lunghi e non sono mancati i momenti di sconforto, ma alla fine ho superato l’infortunio, in parte grazie alla mia testardaggine, ma soprattutto grazie alle persone che mi hanno accompagnato nel percorso di riabilitazione, in particolare il centro Equipe ed Elisabetta Peretto, che tengo a ringraziare ancora una volta. Un ringraziamento va a anche a Giulia Pegoraro, che oltre essere una grande compagna di squadra e preparatrice atletica, è stata per me un importante punto di riferimento in questo difficile percorso.

Quali sono i momenti, belli e non, che ti porti dietro da questa esperienza?
Uno dei momenti più belli è stato dopo un mese dall’intervento; la squadra mi ha fatto una sorpresa per festeggiare insieme il mio compleanno e per starmi vicina in un momento così complicato. Il momento più difficile è stato sicuramente il primo allenamento stagionale; non potermi allenare con le mie compagne è stato difficile da mandar giù. Anche a dicembre ho vissuto un momento delicato, quando ho cominciato ad avvertire dolore al ginocchio operato e pensavo che le tempistiche per il recupero di dilatassero, poi per fortuna è tutto rientrato.

Per questioni di forza maggiore, il tuo esordio si sta posticipando, ma cosa hai provato il sabato della partita contro OMA Trieste prima che arrivasse il comunicato della sospensione del campionato?
Ero emozionata e pronta a giocare. Dopo il comunicato della FIP ho fatto una passeggiata per scaricare la delusione per il mancato esordio; la partita con Trieste poteva darmi un’ulteriore spinta. Se da una parte mi alleno ormai da qualche settimana a pieno regime, mi manca il ritmo partita e indossare la mia casacca numero 18. In questi mesi però ho imparato ha guardare il lato positivo delle cose, quindi prendo questa situazione solo come un’opportunità per prepararmi ulteriormente.

Come ti è sembrato il gruppo da fuori ad inizio stagione e come ti sembra ora che ne fai parte integrante?
All’inizio mi è sembrato che la squadra facesse molto riferimento alle giocatrici di più esperienza. Poi, già da dicembre, le rotazione si sono ampliate e vedo una grande crescita da parte soprattutto delle ragazze più giovani che sono migliorate sia dal punto di vista tecnico che di atteggiamento. Le giovani cominciano a prendere di più l’iniziativa e tutte sembrano più responsabilizzate. Il nostro obiettivo è arrivare a fine maggio e per raggiungerlo dobbiamo contribuire tutte, sfruttando sicuramente la grande esperienza delle nostre giocatrici più forti, ma soprattutto con il contributo delle giovani e di chi sale dalla panchina.

basketRitorni in gruppo in momento abbastanza particolare del campionato, con una serie di partite difficili una dietro l’altra; quanto sarà importante il tuo contributo in termini di energia e cattiveria agonistica?
Dal punto di vista del campo non posso fare promesse. Penso che ci renderemo conto di quanto io possa contribuire in termini gioco partita dopo partita, vedendo come il mio fisico reagisce. Certamente devo essere la compagna ideale, quella che non si stanca mai di incitare le proprie compagne. A volte forse ci lasciamo trasportare dall’inerzia della partita e ci spegniamo un po’, quando invece dovremmo reagire e magari dare una spallata alla partita. Spero di poter apportare quella cattiveria agonistica che è necessaria in alcuni situazioni.

Cosa ti aspetti da questo girone di ritorno, in virtù anche dello stravolgimento del calendario?
È difficile fare previsioni, non penso ci siano precedenti simili. Tre settimane di stop sono tante e penso che chi saprà reagire meglio, si aggiudicherà la promozione in serie A2. Per quanto ci riguarda, penso che stiamo sfruttando al meglio questo periodo, abbiamo aumentato i carichi e stiamo perfezionando l’esecuzione degli schemi di gioco.

Con tutta probabilità tornerete in campo contro Bolzano e poi ci sarà Treviso subito dopo; che partita ti aspetti a Bolzano?
Mi aspetto di vedere quello che emerge anche negli allenamenti: concentrazione, spirito di sacrificio e senso di responsabilità. Dobbiamo affrontare Bolzano da vera squadra cercando di emulare la prestazione dell’andata e aver quel piglio in più che ci costato la vittoria nel finale. Stiamo lavorando bene e ci faremo trovare pronte all’appuntamento con Bolzano.

C.S.



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