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Conviviale dell’Union River, un successo!

calcio

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Pienamente riuscita la serata organizzata dalla società calcistica di puro settore giovanile Union River, nata solo alcuni mesi fa, ma con idee e basi solide. Così, il direttivo della società dai colori giallorossoblù, presieduta da Marco Paganico, ha pensato di ritrovarsi per una pizzata con tutte le componenti che formano la società: i giovani calciatori, accompagnati dai propri familiari, autisti, magazzinieri, addetti ai campi, accompagnatori  e gli allenatori che seguono le sei squadre iscritte ai campionati Figc. Una festa, insomma, celebrata in una location che di feste ne ha viste tante, come lo Studio 16, di Arquà Polesine, che ha accolto in una elettrizzante atmosfera  oltre 160 persone. Una decina le tavolate appositamente preparate dallo staff, poi, una volta degustata pizza e dessert, bambini e genitori, si sono lasciati andare a balli e festeggiamenti per una serata veramente spensierata e assai gradevole. “E’ stato molto bello vedere una così alta partecipazione, dice il presidente Paganico. Siamo una società nuova e crediamo che il ragazzo sia al centro del progetto e non un mezzo per arrivare ad un “banale” risultato di una partita. Bisogna partire dalle esigenze dei ragazzi e accompagnarli in una crescita caratteriale e tecnica, rispettando i tempi fisiologici di ognuno di loro e allo stesso tempo fargli capire che nulla arriva per caso o per fortuna ma solo con impegno e costanza si ottiene qualcosa, organizzando il proprio tempo tra studio e attività sportiva. Non servono facili illusioni, ma consapevolezza della realtà, lavorare per migliorare il più possibile attraverso il gruppo.” Un progetto, quello dell’Unior River , che interessa i territori comunali di Gavello, Bosaro, Crespino e Guarda Veneta e nato grazie all’appoggio delle stesse amministrazioni, che sta crescendo grazie all’ottima sintonia che c’è fra le varie componenti. “Non è facile gestire un bacino territoriale così ampio, continua Paganico, ma le difficoltà vengono superate quando alla base di tutto c’è trasparenza e unità d’intenti. Tra i nostri obiettivi principali, mettiamo al primo posto il rispetto delle regole, l’avere ragazzi educati e rispettosi del bene comune. Sappiamo bene come sia cambiata la società contemporanea e le difficoltà connesse, ma il nostro punto di partenza è quello di una crescita sì calcistica, ma che passi attraverso una crescita educativa e comportamentale”. E non è un caso che l’Union River abbia deciso di affiliarsi al Chievo Verona, visto che la società presieduta da Luca Campedelli, ha come mission la crescita del bambino nella sua accezione  più ampia. A ribadirlo, Fabio Moro, ex capitano del Chievo, e ora responsabile del settore giovanile della società clivense, nel primo incontro di formazione svoltosi nella nuovissima struttura del Bottagisio, al quale hanno partecipato i tecnici dell’Union River. “Educazione e rispetto, ha detto Moro, vengono prima di qualsiasi altra cosa: è molto gratificante vedere che le emozioni e la passione trasmesse tornano indietro amplificate dai ragazzi. Per questo nel nostro progetto scegliamo più formatori che allenatori: anche se non si diventa campioni, vorrei che ogni ragazzo avesse un rapporto sereno e formativo con lo sport.”