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Serie TV SPORT CRIME, sabato 5 riprese a Stanghella con la squadra di Football Gaelico

1 Ottobre 2019 Stampa articolo

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La serie TV internazionale SPORT CRIME è pronta a tornare a parlare di Polesine e Rovigo nella sessione di shooting che questo sabato 5 ottobre a Stanghella coinvolgerà anche la squadra di Football Gaelico dell’Ascaro Rovigo, guidata da Raffaello Franco, con la preziosa collaborazione del Rugby Stanghella del presidente Manilo Sarto.

Sì, ma su che canale vedremo SPORT CRIME? E quando?

«Lo sapremo solo dopo aver filmato l’ultimo minuto della sesta puntata (quella di Rovigo-Stanghella-Polesine è la quarta”), un po’ come un giocatore fortissimo delle tue giovanili: dove andrà a giocare da grande? Dipende dal suo agente».

Daniela Scalia, ex giocatrice del Casale Rugby (e dell’Ascaro GAA), non poteva che rispondere con un paragone rugbistico alla più classica e ossessiva delle domande. La distribuzione di una serie internazionale infatti è un lavoro specifico, di grandissime aziende, spesso più grandi e sconosciute al pubblico rispetto alle case di produzione.

«Gli stand, gli yacht e i party più lussuosi al Mip Festival di Cannes sono quelli dei distributori, chiedete a Luca Tramontin (co-autore e protagonista) che… diciamo che se ne intende» continua la conduttrice – atleta veronese che della serie è produttrice e protagonista.

Di sicuro l’episodio “Porto Tolle/Muscles” insieme agli altri 5 della prima stagione finirà su una delle grandi piattaforme o in una distribuzione “open” nelle reti generaliste tipo Rai, Mediaset, La7 o simili.

Luca Tramontin, da rugbista a Casale, Viadana, Belluno, Brescia, Rozzano e Piacenza, ha definito entusiasmanti le due sessioni polesane che riguardano la parte più thriller e misteriosa dell’episodio “Porto Tolle”. Le scene in programma a Stanghella invece saranno più di campo, spogliatoio, dinamiche interne, con un occhio allo sconosciuto equilibrio dello sport amatoriale.

La serie parla di una Agenzia con sede a Lugano che indaga esclusivamente su temi sportivi, e le storie (completamente originali, scritte dalla stessa Scalia con Luca e Nico Tramontin) pescano da elementi veri pur essendo assemblate in pura narrazione.

Ogni episodio porta l’agenzia in uno sport, in un ambiente e in una specificità del tutto diversa. Le nazioni della prima stagione sono Svizzera, Italia, Slovenia, Croazia e Perù, gli sport Boxe, MMA, atletica, basket, rugby, hockey, cricket e lo sconosciuto mondo della preparazione atletica delle rock star.

Stanghella e l’Ascaro Rovigo ci danno modo di far vedere gli sport Gaelici e la condivisione di un campo tra sport diversi – spiega Tramontin – Raffello Franco ci ha aiutati a filmare il promo in segreto quando non era ancora registrato, prima di andare a Cannes. In quei giorni ci credevamo in quattro. Naturale che oggi sia diventato il nostro location manager”.

Adesso il “foglio” della prima stagione è circa al 70%, e dopo che appunto proprio al festival di Cannes TvBizz ha definito Sport Crime “un nuovo genere”, il gruppo si è allargato.

«Attenzione, il vecchio rugbista diventato hockeista non dimentica. Le stesse dinamiche dello sport funzionano anche per la squadra di produzione. La qualità è sempre l’obiettivo principale, ma sono il piano di gioco e lo spirito condiviso a fare la differenza» dice Gianluca Veneziano, ex co-commentatore ovale di Sportitalia e adesso assistente di produzione.

«È importante avere finali shock e far vedere cose che non trovi nei telegiornali” dichiara Nico Tramontin, hockeista ex Lugano, Varese e brevemente Asiago prima di interrompere una carriera professionistica, consulente autorale per il “reparto giovani”.

Il rapporto con Rovigo e il Polesine degli autori è antico, ovale, lavorativo e umano. Elio Tramontin, padre di Luca e nonno di Nico, ha lavorato per molti anni alla centrale di Porto Tolle e l’allora piccolo Luca, spesso con la mano fasciata per le operazioni chirurgiche dovute alla malformazione, spendeva settimane «guidando illegalmente la jeep nei campi, mangiando quantità altrettanto illegali di rombi e soasi, godendomi la zona e affezionandomi».

L’ex telecronista di Eurosport e Sportitalia, che anche quest’anno commenta i mondiali per la TV nazionale Svizzera e la radio di stato australiana, ricorda anche un torneo della “Lotario Monti” con visione di partita (i casi della vita…) Rovigo-Casale: «Zuin, Rossi, Osti, Ferracin, Roversi che ci ha accompagnati a cena, Stefano Bettarello che ho ritrovato a Casale e che ho appena chiamato per rivederci a Stanghella. Poi da avversario, tante volte, anche una drammatica salvezza pescata con un drop di Mice Motta all’ultimo secondo. Gran ricordi, sempre belle partite, durissime ma mai fuori dalla linea, neanche quando in rossoblu giocava mio fratello Diego. Lui era quello forte ma per sfortuna è durato poco, io quello scarso e un po’ più longevo”.

C.S.



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