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Intervista al mister Chiara Bassi del Granzette

8 Luglio 2019 Stampa articolo

calcioROVIGO – La nuova stagione 2019-20 è appena iniziata e ci sono già grandi novità in casa Granzette, facciamo una chiacchierata con il mister Chiara Bassi che, dopo una stagione strepitosa, è stata riconfermata alla guida tecnica della squadra per il quinto anno consecutivo.

 

Buongiorno Chiara, nei giorni scorsi, seguendo la pagina social del Granzette, abbiamo visto che sono state riconfermate le giocatrici che hanno preso parte alla scorsa stagione, ci può dire qualcosa in più?

 

“Buongiorno, certo. Era fondamentale per me ripartire dalle mie atlete. Ho voluto incontrarle personalmente una per una, e tutte hanno manifestato la volontà di proseguire ma soprattutto di migliorarsi per avere “qualcosa in più”. Per un mister è una fortuna avere atlete che hanno questo atteggiamento, che si mettono in discussione e che si fidano di me a prescindere dalle vittorie o dalle sconfitte. Per rimanere a Granzette avevo bisogno di loro, e proprio da loro voglio ripartire”.

 

In questi giorni sono stati ufficializzati due nuovi acquisti in casa Granzette, Emma Mantovani per il reparto offensivo e Sara Iturriaga per quello difensivo, entrambi ottimi innesti, complimenti. Come pensa si integreranno nel gioco del Granzette? Ci sveli qualcosa!

 

“Sono molto felice del ritorno di Emma Mantovani, quando un’atleta torna “a casa” significa che è stato seminato bene in passato. È chiaro che Emma dovrà riprendere confidenza con la palla e soprattutto ritrovare quella velocità mentale che serve nel futsal, ma giocare a calcio è come andare in bici, non si disimpara. 

Sara Iturriaga è sicuramente una giocatrice pronta e con un curriculum che parla per lei, ma dovrà entrare nel nostro gioco, costruito in quattro anni, quindi mi aspetto un primo momento di “rodaggio” anche per lei ma ci prenderemo tutto il tempo necessario per conoscerci ed esserci utili a vicenda”.

 

Arriviamo ora ad uno dei punti più interessanti: quali sono gli obiettivi per la prossima stagione? Visti i recenti colpi di mercato si vuole puntare sempre più in alto alla serie maggiore?

 

“I colpi di mercato dicono una cosa ben precisa: il Granzette non è una società che si accontenta, ma nel farlo ha scelto di tenere ben saldi i propri valori, ossia le persone! 

Non esistono calciatrici, esistono persone che si divertono giocando a calcio a 5. Poi è chiaro che se si vince ci si diverte di più ma per me la vittoria non deve esserci a tutti i costi, poiché fa parte di un percorso di crescita, se manca la crescita la vittoria non solo fa male ma è distruttiva molto più della sconfitta. L’obiettivo quindi è fare meglio della scorsa stagione ma, non sapendo le altre squadre quanto si rinforzeranno o in che girone saremo, è difficile fissare oggi degli obiettivi concreti”.

 

Il calcio femminile quest’estate è stato protagonista, abbiamo, infatti, seguito l’impresa delle nostre Azzurre al Mondiale in Francia che hanno rappresentato con grande dignità la nostra Nazione. Il movimento femminile sta crescendo sempre di più perché il calcio è di chi lo ama. Cosa ne pensa? Avete qualche progetto in tasca di cui volete parlarci? 

 

“Il rumore che ha fatto il calcio femminile è stato grande, ma quello che conta adesso è non spegnere questo rumore ed anzi renderlo concreto. 

Esiste un calcio femminile importante come quello visto sulla Rai e Sky in questo mese, ma esiste anche un calcio femminile nelle piccole realtà o città come Rovigo che ha sicuramente bisogno di maggior sostegno. 

L’arrivo di Sara Iturriaga, che di professione insegna Motoria nelle Scuole Elementari, porterà a Granzette anche la possibilità di aprire le porte al mondo del giovanile: in Spagna i bambini fanno sport ovunque, in Italia non abbiamo nemmeno insegnanti di Motoria e l’attività fisica viene considerata secondaria e, in certi casi, sostituita con altre materie ritenute più importanti. 

Ecco quello che cercheremo di fare, un settore giovanile dove si insegna calcio ma prima di tutto la coordinazione motoria, non credo esista un giocatore forte ma scoordinato, forse il segreto è tutto lì”.

 

Mister, grazie per il suo tempo e in bocca al lupo per la nuova stagione.

 

“Grazie a lei”.

C.S.



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