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Alva Inox Delta Volley: Coppa Italia, 0-3 capolavoro a Mirandola

27 Gennaio 2019 Stampa articolo

volleyStadium Pallavolo Mirandola-Alva Inox Delta Volley 0-1 (23-25, 17-25, 20-25)

Battute punto/errori: Mirandola 3/16, Delta 5/12; Ricezione: Mirandola 51%, Delta 61%; Attacco: Mirandola 50%, Delta 51%; Muri punto: Mirandola 4, Delta 4.

Stadium Pallavolo Mirandola: Bellei 12, Sartoretti 9, Francesco Ghelfi 8, Riccardo Rustichelli 7, Canossa 5, Giacomo Ghelfi e Valeri 1. Capua e Gulinelli 0, Diegoli, Motta e Mantovani NE; liberi: Catellani e Matteo Rustichelli. Coach: Marco Barozzi.

Alva Inox Delta Volley: Dordei 15, Cuda 12, Maniero 10, Arienti 6, Luisetto 4, Bellini, Bosetti e Vanini 0, Trolese, Michieli e Bernardi NE; liberi: Lampreht e Fregnan. Coach: Massimo Zambonin.

MIRANDOLA – In una parola, capolavoro. Successo netto dell’Alva Inox Delta Volley nella gara d’andata dei quarti di finale di Coppa Italia: i nerofucsia schiantano 0-3 i padroni di casa dello Stadium Mirandola e mettono una serissima ipoteca sulla qualificazione alla Final Four. Sempre concentrati, dal primo all’ultimo pallone, i ragazzi di Massimo Zambonin hanno cinto d’assedio un avversario apparso fragile a tratti, impacciato. Merito di un’Alva Inox aggressiva in battuta, solida in difesa e micidiale in attacco: un lupo che aveva troppa fame per farsi sfuggire questa preda.

L’Alva Inox schiera Vanini alzatore e Maniero opposto, Arienti e Luisetto centrali, Cuda e Dordei schiacciatori, i liberi Lamprecht e Fregnan a spartirsi i compiti di ricezione e difesa. Il tecnico di Mirandola Marco Barozzi risponde con i fratelli Giacomo e Francesco Ghelfi in diagonale, Canossa e Riccardo Rustichelli al centro, Bellei e Sartoretti in banda, libero Catellani. Arbitrano il match Vittorio Salvini di Breno e Tiziana Lo Verde di Iseo.

Un muro di Arienti, ma anche tre errori dei locali nel 2-4 inaugurale. Pari di Bellei in pipe (4-4), primo tempo di Arienti, altro errore modenese: 4-7. Ritmo alto e gara piacevole, nonostante la fallosità delle due squadre. Mirandola perviene di nuovo al pareggio con Canossa (12-12), l’ace di Maniero e la successiva infrazione in palleggio di Giacomo Ghelfi convincono coach Barozzi a chiamare il primo time della serata (13-16). Lo Stadium si affida alla battuta di Valeri (entrato al posto di Canossa) per ricucire il gap: mossa azzeccata, 17-17, time Zambonin. Importante strappo di Dordei sulla battuta di Cuda (bene Fregnan in difesa), 19-22, ancora tempo per Barozzi. Francesco Ghelfi e Sartoretti tengono il più a lungo possibile in corsa Mirandola, ma dopo il secondo time chiamato da Zambonin (23-24, Capua rileva Giacomo Ghelfi tra gli emiliani), Dordei scrive la parola fine: 23-25, 0-1 Delta.

Tris di Sartoretti per il 4-2 che apre la seconda frazione, impattano Maniero e Dordei (4-4). La differenza la fa sempre la battuta: imprecisa quella di Mirandola, pungente quella di Porto Viro: sul 7-11 (doppio Cuda e muro di Luisetto) c’è time per coach Barozzi. Ace di Arienti (7-13), Cuda chiude in pallonetto uno scambio spettacolare (7-14) prima di mettere giù anche l’attacco dell’8-15. Muro di Francesco Ghelfi, ace di Riccardo Rustichelli, mani-out di Sartoretti: la reazione modenese vale il 12-16 su cui decide di intervenire Zambonin. Mirandola sbaglia comunque troppo per riuscire ad impensierire l’Alva Inox che in un lampo torna a distanza di sicurezza (14-21, time Barozzi). Doppio cambio Bosetti-Bellini per Vanini-Maniero (15-22), ace di Dordei (15-23), dopo l’ennesima magia di Cuda può scendere il sipario: 17-25, 0-2.

Terzo set, “solite” imprecisioni emiliane, muro di Luisetto, 1-4. Bellei a segno per il 4-5, ace di Giacomo Ghelfi, parità: 7-7. Due bombardate di Maniero (7-9), Luisetto trova pista libera al centro (8-11), invasione dei locali: 8-12, time Barozzi. La barca nerofucsia viaggia con Dordei e Maniero (10-15), muro di Arienti (11-17) e altro tempo per la panchina modenese. Finale ormai in scioltezza per gli ospiti, che gestiscono il vantaggio mentre Cuda e Dordei fanno mambassa dei palloni offerti da Vanini: 20-25, 0-3 Delta.

C.S.



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