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Ravanelli ‘Hamrin’ riabbraccia il Rugby Frassinelle

16 Gennaio 2019 Stampa articolo

rugbyFRASSINELLE (Rovigo) – Ci siamo lasciati con l’intervista della settimana scorsa con il direttore sportivo del settore giovanile del Rugby Frassinelle Stefano Cecchinello, con la quale si anticipava che da gennaio sarebbe iniziato un nuovo percorso con una nuova figura che lavorerà sulle tecniche individuali per le categorie Under 10-12-14.

Ebbene, la società Rugby Frassinelle, è riuscita ad assicurarsi la collaborazione di Graziano Ravanelli (Hamrin). Per chi non lo conosce “Hamrin” ha iniziato a muovere i primi passi nel florido vivaio degli anni ’80 della società gialloblù, successivamente è passato alla prima squadra della Rugby Rovigo dove ha vinto due scudetti nel 1988 e 1990. Indimenticabile la sua meta nella finale di Roma contro la Benetton Treviso, siglata praticamente allo scadere di tempo che regalò lo scudetto del 1988.

Successivamente ha chiuso la sua carriera agonistica nel Petrarca Padova per poi passare a fare l’allenatore del settore giovanile della stessa società riuscendo a vincere ben 6 titoli italiani giovanili, formando atleti del calibro di Mauro e Mirco Bergamasco, Alberto Chillon, Leonardo Ghiraldini attuale capitano della Nazionale Italiana, Michele Rizzo, Marco Barbini, Marco Bortolami e Andrea Marcato, tutti giocatori che hanno raggiunto la Nazionale maggiore distinguendosi a livello internazionale.

Nella stagione 2003/2004 nelle vesti di responsabile tecnico delle giovanili della Rugby Rovigo ha conquistato uno scudetto Under 21.

Il responsabile tecnico Denis Zanconato si dice entusiasta dell’arrivo di ‘Hamrin’ nello staff tecnico come skills coach: “La sua figura all’interno del nostro movimento sarà un valore aggiunto sotto tutti i punti di vista. Penso che sulla tecnica individuale sia il tecnico più preparato attualmente nel Polesine e non solo. Sotto questo punto di vista devo molto a lui perché nel periodo dopo il suo grave infortunio al ginocchio, parliamo dei primi anni ‘90, era tornato a giocare con la prima squadra del Rugby Frassinelle, e spesso si fermava con noi del settore giovanile per aiutarci a migliorare la tecnica del passaggio. Quello che mi ha trasmesso è ancora un vivo ricordo ed è stato fondamentale poi per iniziare un percorso anche personale sulla mia voglia e determinazione di riuscire ad imparare e compiere, migliorando sempre, il gesto del passaggio. Come giocatore poi era veramente un piacere vederlo calcare i campi da rugby, le immagini che ho ancora impresse sono di un giocatore efficace ed accurato nell’effettuare i gesti tecnici, il tutto effettuato con un’eleganza armoniosa ed istintiva al di sopra della media”.

Anche Stefano Cecchinello, direttore sportivo del settore giovanile gialloblù, non nasconde la sua soddisfazione per il nuovo arrivo: “Come avevo anticipato nei giorni scorsi ci stiamo muovendo per migliorare costantemente lo staff tecnico e l’offerta formativa per i nostri tesserati. Il primo tassello è l’arrivo di Graziano Ravanelli nel nostro gruppo di lavoro. ‘Hamrin’ è certamente tra i migliori tecnici nel panorama nazionale per gli Skills, lo contraddistinguono la passione e la precisione nel lavoro e sarà sicuramente in grado di far crescere i nostri educatori, allenatori e giovani atleti. Visto il nostro progetto del minirugby subito si è reso disponibile a collaborare manifestando il suo attaccamento e riconoscenza al Rugby Frassinelle dove è cresciuto. Per noi e per lui è un graditissimo ritorno a casa nella grande famiglia gialloblù.

Ravanelli, appena arrivato, si è concesso per una breve intervista.  rugby

Allora ‘Hamrin’ questo per te è un ritorno, un gradito ritorno. Quali sono innanzitutto le tue prime emozioni e ricordi nel rivedere i luoghi dove hai iniziato a giocare a rugby?

„E’ sempre bello ritornare a casa. I ricordi sono tantissimi e poi rivedere tanti amici, vederli con lo spirito di un tempo, mi ha fatto capire che nonostante siano passati molti anni, siamo rimasti gli stessi, a parte i capelli bianchi. Forse l’effetto più bello è che si respira un’aria di famiglia vecchio stile, quella della mia generazione per intenderci. Credo sia questa l’emozione più grande che ho provato”.

Siamo solo agli inizi, ammesso che ce ne siano, hai trovato delle differenze rispetto al passato?

„E’ cambiato il rugby ma l’ambiente è rimasto più o meno lo stesso. Sono cambiate le persone naturalmente ma direi che sostanzialmente il Frassinelle assomiglia molto a quello di tanti anni fa. C’è però tanta voglia di crescere e questo è stimolante”.

Cosa pensi del lavoro svolto dal rugby Frassinelle in questi anni con il minirugby ed ora anche con le categorie 14, 16 e 18?

“Sul lavoro svolto finora posso solo dare un giudizio molto positivo anche perché per riuscire a creare condizioni favorevoli per la crescita hanno dovuto lavorare molto più di una grande società, come ad esempio Rovigo, e visti i numeri e i progressi raggiunti, non posso che fare a loro i miei complimenti. Poi hanno dimostrato di avere un’idea di rugby moderna, o meglio, al passo con i tempi, visto l’accordo sulla franchigia raggiunto con il Rugby Badia. A mio avviso è stata un’ottima iniziativa. Sia sul minirugby che sulle categorie 14/16/18 vedo un futuro pieno di soddisfazioni. Sono convinto che la strada intrapresa sia quella giusta e i risultati non tarderanno ad arrivare”.

Cosa ti ha spinto ad avvicinarti a questa società?

“Ho capito che c’è tanto entusiasmo e quando Denis Zanconato mi ha chiesto se fossi disponibile ad aiutarli, non me la sono sentita di deluderlo. Poi Frassinelle mi ha dato molto e forse è giunto il momento di ricambiare un pochino”.

Cosa vorresti trasmettere ai giovani Galletti gialloblù che allenerai?

“Quello che voglio trasmettere è entusiasmo e fiducia nei loro mezzi facendo capire loro che nulla è impossibile se lo si desidera veramente. Far capire ai ragazzi che possono diventare buoni giocatori di rugby solo se si raggiungono elevate competenze tecniche, sia in skills ball che skills Runner. Frassinelle, con questa attenzione sotto l’aspetto tecnico, sta dimostrando ottime competenze societarie ma soprattutto stanno dimostrando di avere a cuore la crescita dei ragazzi. Il mio ruolo si concentrerà soprattutto in questi 2 aspetti”. 

Quali sono i tuoi obbiettivi per questa nuova esperienza?

“Entrando nello specifico, cercherò di trasmettere ai ragazzi concetti chiari su come gestire al meglio la palla da rugby, con esercizi di skills ball molto specifici e che spero piacciano. Poi inizieremo a lavorare anche sulla corsa, o meglio, la gestione della corsa, skills Runner. L’obbiettivo sarà insegnare loro come battere l’avversario con maggiore facilità. Sono tutti esercizi molto specifici e difficili ma il tempo ci darà ragione, ci riusciremo. Nessuna società ha finora intrapreso una strada così ben tracciata, nemmeno chi avrebbe l’obbligo di farlo. Fra pochi mesi si vedranno i primi risultati, ne sono certo”.

C.S.



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