Privacy Policy Cookie Policy
Home » Automobilismo

Antonio Tomaini ha fatto tappa a Fiesso Umbertiano

“Non ti guiderò mai” ha riuniti padri e figli con la passione per le corse
6 Ottobre 2018 Stampa articolo

automobilismoFIESSO UMBERTIANO (Rovigo) – Protagonisti con Tomaini di una storia vissuta. “Come si poteva dire di no alla Ferrari” ha confessato. “Gilles Villeneuve era un canadese maledettamente veloce secondo il suo compagno di scuderia, superare per lui era piacere estremo, niente lo limitava. Il suo unico obiettivo era andare il più forte possibile, un fenomeno con il senso della famiglia che durante le competizioni sportive, per non abbandonarla alloggiava con un grande camper insieme a moglie e figli era insomma,” tutto casa e bottega. Fare i test con lui era un piacere era attento agli interventi”. E ancora “Abarth e Ferrari sono stati due grandi personaggi che hanno creato il mito della storia dell’automobilismo padri e padroni di marche”. Il carisma di Enzo Ferrari verso il quale neppure il figlio Pietro è riuscito ad avere accesso alla sua intimità, “uno stratega dal punto di vista commerciale, un grande affarista e un monarca assoluto in azienda, i suoi dipendenti li conosceva uno ad uno” e tra le curiosità il commendatore Ferrari odiava il fumo di sigaretta.automobilismo

A dare testimonianza di tutto ciò Antonio Tomaini, l’allora tecnico di pista della Scuderia Ferrari a Fiesso Umbertiano, durante la presentazione del suo libro “Non ti guiderò mai”. Venerdì sera si sono mossi in molti per ascoltare l’esperienza vissuta, la platea era fatta di molte generazioni, che si sono riuniti per assaporare gli umori e respirare l’aria di un mito che sopravvive ai tempi, che è la Rossa Ferrari, spinti dalla curiosità di un personaggio che nella vita ce l’ha fatta, al riguardo Tomaini ha ricordato i giovani spronandoli a non mollare mai.

L’incontro inserito nella rassegna “Fiessesi nel mondo” è stato organizzato dalla locale Associazione Culturale Flexus e dal Comune di Fiesso Umbertiano nella sala Falcone Borsellino di via Dante Alighieri che per l’occasione è risultata gremita.

A fare gli onori di casa, il Sindaco Luigia Modonesi che ha iniziato il suo discorso estendendo a Tomaini l’abbraccio di tutta la comunità.” Un libro che riguarda la vita” ha commentato durante il suo intervento definendo l’autore “una persona dotata di sottile intelligenza”, il primo cittadino ha concluso il suo discorso con un omaggio alla signora Bruna, moglie di Antonio Tomaini.

automobilismo

La serata è poi proseguita con una introduzione esposta dall’autore, ricordando ai presenti che la sua assenza dal centro altopolesano durava da oltre 60 anni, ha rimarcato le sue radici fiessesi, anche se assente non è mancata, però, la sua attenzione riguardo agli avvenimenti del posto natio.

“Questo è evidente anche dalle pagine del mio libro –ha precisato- nella mia vita le automobili hanno occupato uno spazio importante, ho sempre manifestato interesse per i mezzi a motore compresi quelli militari che osservavo girare per il Polesine dopo la Liberazione”. A seguire una carrellata sui fatti e le esperienze che hanno segnato la vita del tecnico di pista polesano, ad interloquire con Tomaini, Pompilio Zambonini, esperto di motori e di case automobilistiche, che brillantemente ha cercato di incalzare l’autore, Tomaini ha così esposto  fatti ed episodi in maniera lineare e precisa divertendo curiosamente la platea, dalle bravate paesane in compagnia degli amici di un tempo, ad avvenimenti  professionali  fino alle curiosità sui piloti delle corse sportive.

Oltre a Tomaini durante la serata sono intervenuti, l’editore Davide Cironi e Loris Bicocchi considerato il miglior collaudatore d’auto di tutti i tempi, presenti anche i figli di Tomaini Cristina e Franco, oltre a loro anche Maria Braga presidente, del primo club polesano dedicato alla Scuderia Ferrari. Durante la serata anche letture tratte da “Non ti guiderò mai”, i cui diritti d’autore saranno devoluti per volontà dell’autore alla Lilt.  A conclusione della serata l’amministrazione comunale ha festeggiato l’ingegnere con i presenti.automobilismo

Silvia Fantinati



Articoli correlati