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Longhin è secondo in un torrido Città di Scorzè

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rally [1]Scorzè (Venezia)  – Una gara dura, per uomini veri, ecco come sarà probabilmente ricordata l’edizione numero quindici del Rally Città di Scorzè, disputato sotto un sole cocente nella campagna veneziana, nel recente weekend.

Presenza fissa, da svariate annate, Luca Longhin ha siglato l’ennesima prestazione di livello, salendo sul secondo gradino del podio, in classe A6, alla guida della propria Peugeot 106 gruppo A, curata dal team Galiazzo.

Il pilota di Cavarzere, perfettamente coadiuvato dall’adriese Luca Trovò alle note, è riuscito a battere, oltre alla concorrenza, anche le proibitive temperature che hanno caratterizzato l’intero weekend di gara, elevando il prestigio del piazzamento finale.

Secondo podio stagionale per il veneziano, dopo il Colli Scaligeri di inizio anno, che cancella perentoriamente la sfortuna patita in occasione del precedente Dolomiti Rally.

“Credo sia stata una delle edizioni più toste” – racconta Longhin – “alle quali abbiamo mai partecipato. È vero, qui a Scorzè ha sempre fatto molto caldo ma, come quest’anno, non ho ricordo al momento. È stata già un’impresa arrivare alla fine. L’aver stravolto il format di gara, con bel dodici prove speciali, con tempi molto ridotti nei trasferimenti, ha alzato l’asticella davvero di molto. Dal canto nostro siamo abbastanza soddisfatti di quanto abbiamo espresso sul campo, potevamo fare di meglio ma abbiamo avuto qualche intoppo durante il cammino. Due podi ed un ritiro è un buon bilancio prima delle ferie estive. Siamo comunque contenti.”

Si apre il sipario, nel tardo pomeriggio di Sabato, con l’aperitivo della prova spettacolo “Base”: Longhin parte cauto, sui meno di due chilometri di sviluppo, e stacca il terzo tempo a 2”7 dal migliore parziale.

La carovana del Città di Scorzè, targato 2018, riparte la Domenica ed il portacolori della scuderia Destra 4, dopo i primi due impegni, passa al comando delle operazioni, per due decimi.

Sempre autore del secondo tempo il cavarzerano pone il primo sigillo personale, in chiusura di frazione, sulla “Noale” e si presenta alla service area secondo, a 5”1 dal leader provvisorio.

Le sei speciali rimanenti, che si sviluppano nelle ore più calde della giornata, vedono un Longhin in palla che piazza, dopo altri due secondi parziali, un altro acuto sulla “Zero Branco”.

Con meno di dieci secondi dal capo classifica il portacolori della scuderia trentina decide di giocarsi il tutto per tutto ma, una foratura sulla penultima prova, chiuderà la partita.

“Ci abbiamo creduto sino alla fine” – sottolinea Longhin – “e voglio ringraziare di cuore il mio naviga, Luca Trovò. Se non fosse stato per lui, che ha sostituito da solo la gomma bucata, non saremmo nemmeno arrivati alla fine. Ero talmente stremato dal caldo che ero anche disposto ad alzare bandiera bianca. È tutto merito della sua tenacia se siamo arrivati sino alla pedana di arrivo. Grazie anche al team Galiazzo, impeccabile come sempre, ed alla scuderia Destra 4.”