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Marangon, tra tanti sacrifici, torna al volante

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rally [1]LOREO (Rovigo) – Un amore, quello per il mondo dei rally, che nasce da lontano, molto lontano, quando un bambino di 5 anni, nato a Loreo, iniziava a masticare pane e motori sulle strade del Polesine grazie al babbo.

Erano gli anni ottanta e la provincia di Rovigo balzava agli onori delle cronache nazionali ed internazionali grazie al Rally del Pane, creatura del compianto Arnaldo Cavallari, scintilla che ha fatto scoccare la passione per l’automobilismo sportivo in tanti polesani che, tutt’ora, portano avanti con amore e con tanti sacrifici la loro attività.

Una scintilla che ha colpito, in modo indelebile, anche Marco Marangoni e che, tra quindici giorni, si rinvigorirà in occasione del Rally Città di Scorzè.

Il pilota rodigino tornerà, finalmente, al volante di una vettura da rally dopo ben quattro anni dall’ultima apparizione, in occasione del primo Rally Storico Città di Adria, dove partecipò alla guida di una sempreverde Autobianchi A112 Abarth.

“È stata dura ma ce l’abbiamo fatta” – racconta Marangon – “e tra un paio di settimane saremo al via del Rally Città di Scorzè. Voglio, prima di tutto, ringraziare di cuore la mia famiglia, che sta sostenendo questa nostra partecipazione. Se non ci fossero loro il tornare ad imbracciare un volante di una vettura da rally sarebbe rimasto un sogno. Mi ricordo ancora quando, da bambino, andavo con mio padre a vedere le prime speciali del Rally del Pane. Ricordi indelebili nella mia memoria. Poi arrivarono le prime riviste acquistate e, man mano che gli anni passavano, iniziavo a vedere il rally di casa da solo. Ricordo ancora una prova speciale che passava vicino ai nostri terreni agricoli. Più gara di casa di così. Non è mai stato facile trovare i giusti sostegni per poter dare sfogo alla nostra passione e, come tanti, dobbiamo sacrificare molto del nostro per poterci togliere qualche piccola soddisfazione sportiva.”

Un rapporto, quello tra la cittadina polesana e Marangon, che ha sempre vissuto di un forte legame e che, in parte, si rinnoverà dato che il Città di Scorzè si corre, così come era per l’Adria, su prove speciali in territorio pianeggiante.

L’esordio, targato novembre 2010, risale alla quindicesima edizione del Rally di Adria, Città del Pane, che tornava alla luce dopo ben tredici anni dall’ultimo capitolo sportivo della storia automobilistica polesana.

Fu in quell’occasione che, affiancato Fabio Tessarin, il giovane appassionato di Loreo riuscì a trasformare in realtà un sogno coltivato, con passione, per tanti anni.

“Ricordo come fosse oggi l’esordio all’Adria del 2010” – sottolinea Marangon – “e vi posso garantire che fu un’emozione davvero unica. Mi sembrava di vivere ancora in un sogno. Grazie a Fabio, che oltre a noleggiarmi la vettura mi affiancò anche da navigatore, iniziò la mia, piccola, avventura nel mondo dei rally. Ci furono altre gare alle quale partecipai ma, come si dice, la prima non si scorda mai. Sarebbe però bello poter correre un po’ più spesso, chissà.”